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Quesito
Caro Padre Angelo,
vorrei sapere se è lecito cercare di ottenere un’indulgenza plenaria per una persona morta suicida o, almeno apparentemente, non in grazia di Dio perchè divorziata, convivente, ecc.
La ringrazio per la Sua risposta e La ricordo nelle mie preghiere.
Giulia
Risposta del sacerdote
Carissima Giulia,
certamente si può e si deve pregare anche con le preghiere indulgenziate per le persone suicide o che al momento della morte vivevano in maniera irregolare.
In passato la Chiesa proibiva i suffragi pubblici per i suicidi.
Oggi concede senza difficoltà le esequie religiose e conseguentemente che si celebrino pubblicamente delle Messe a loro suffragio.
Tanto più dunque si possono prendere le indulgenze plenarie e donarle a loro.
Lo stesso discorso vale anche per gli irregolari, che una volta venivano definiti “pubblici peccatori”.
Giustamente a proposito di questi ultimi tu scrivi che si trovano “apparentemente non in grazia di Dio”. Perché lo stato di grazia lo conosce con precisione solo Dio. Pertanto la Chiesa ha tralasciato la dizione “pubblici peccatori” e preferisce parlare di “irregolari”.
I suffragi che si danno alle persone da te menzionate sono non solo leciti, ma necessari. E questo tanto pubblicamente quanto privatamente.
Ti ringrazio per la domanda e soprattutto per le preghiere, ti saluto, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo