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Quesito
Caro Padre Angelo,
Ho anche un’altra perplessità: ho sentito dire che nell’iter attraverso il quale la Chiesa proclama santa una persona (diciamo X) si richiede la testimonianza dei conoscenti di X riguardo alla consistenza delle sue virtù, e poi si cerca almeno un miracolo compiuto per intercessione di X, quasi che il miracolo confermasse il gradimento di Dio nei suoi confronti. Ma, stando a Mt, si potrebbe verificare il caso di un “virtuoso di facciata”, operatore di miracoli ma “sconosciuto” al Signore? E sulla base di Mt 16,19 (“… tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli) potrebbe verificarsi che la Chiesa “forzi” l’entrata di qualcuno in Paradiso?
Mi viene in mente una novella medievale, non ricordo se di Boccaccio, in cui un incallito peccatore, ammalatosi di un morbo mortale lontano dalla sua terra, si beffa del confessore chiamato dall’albergatore per assisterlo nell’ultima ora e confessa una vita immacolata; appena morto il peccatore, questo povero confessore ingannato lo addita alla venerazione della gente del luogo e cominciano a verificarsi miracoli, cosicché il peccatore viene fatto santo. Forse chi scrisse la novella aveva la mia stessa difficoltà a capire Matteo…
La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
saluti da Alessandra
Risposta del sacerdote
Cara Alessandra,
la Chiesa non proclama i santi sulla base dei miracoli, ma su quella della grazia e delle virtù.
Ebbene, a parte la novella boccaccesca, la Chiesa conduce processi molto rigorosi e lunghi per verificare l’esemplarità delle virtù.
Siccome Dio concede i miracoli per autenticare la veridicità di una dottrina o la santità di una persona, la Chiesa invoca dal Signore questa grazia per significare visibilmente la santità di uno dei suoi figli.
Invoca il miracolo, ma non lo merita.
Anche il miracolo viene sottoposto a rigoroso esame scientifico e teologico.
Quando poi il papa proclama santa una persona, questa proclamazione viene equiparata ad una sentenza di magistero straordinario, vale a dire infallibile.
Ti ringrazio per la domanda, ti seguo con la preghiera e ti benedico insieme a tutta la tua famiglia.
Padre Angelo