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Quesito
Carissimo padre Angelo,
per prima cosa la ringrazio per la pazienza che ha di rispondere ai nostri quesiti. Oggi le porgo queste due domande:
1) Quando e come San Pietro e gli altri apostoli, abbiano ricevuto il sacramento del Battesimo?
2) Se anche la Vergine Maria, essendo rimasta esente dal peccato originale e attuale, avesse comunque bisogno del sacramento del Battesimo?
Grazie in anticipo.
Giuseppe
Risposta del sacerdote
Caro Giuseppe,
1. non sappiamo nulla dai testi sacri sul Battesimo degli Apostoli.
Pertanto non possiamo dire né se siano stati battezzati da Gesù, né dove né come.
2. Tuttavia San Tommaso inclina a dire che siano stati battezzati basandosi su quanto aveva asserito S. Agostino: “Come scrive S. Agostino (lettera 265), "crediamo che gli Apostoli siano stati battezzati: sia, come pensano alcuni, col battesimo di Giovanni; sia, più probabilmente, con quello di Cristo. Colui infatti che non mancò di servire umilmente lavando i piedi ai suoi Apostoli, non avrà rifiutato di servirli battezzandoli affinché essi potessero battezzare gli altri"” (Somma teologica, III, 38, 6, ad 2).
3. San Tommaso torna su questo argomento: “Dalle parole del Signore, nota S. Agostino, "Chi si è lavato, ha bisogno di lavarsi solo i piedi", "veniamo a capire che Pietro e gli altri discepoli di Cristo erano stati battezzati, o con il battesimo di Giovanni, come pensano alcuni, o con il battesimo di Cristo, come è più credibile. Poiché questi non ricusò egli stesso l’ufficio di battezzare, prima di affidare ai suoi servi l’ufficio di battezzare gli altri" (Ib., III, 72, 6, ad 2).
4. D’altra parte in Gv 3,22 si legge: “Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea, e là si tratteneva con loro e battezzava”.
I nostri esegeti dicono che Gesù avrebbe amministrato il battesimo di Giovanni. Così ad esempio la Bibbia di Gerusalemme che in termini lapidari annota: “battesimo identico a quello che dava Giovanni Battista” (nota a Gv 3,22).
5. Ma Sant’Agostino, San Tommaso e altri dicono che si è trattato del battesimo cristiano perché Gesù ne aveva già parlato con Nicodemo.
E soprattutto perché Giovanni Battista giustifica come superiore il battesimo che gli Apostoli stanno amministrando in contemporanea col suo: “Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: «Non sono io il Cristo», ma: «Sono stato mandato avanti a lui». Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo.
Ora questa mia gioia è piena.
Lui deve crescere; io, invece, diminuire” (Gv 3,28-30).
Giovanni è contento del Battesimo che amministrano gli apostoli perché è il compimento del suo.
6. Vengo adesso alla seconda domanda: se si può legittimamente supporre che gli apostoli siano stati battezzati che cosa si può dire del battesimo della Madonna?
Certamente la Beata Vergine non ne aveva bisogno in ordine al peccato originale, perché ne era immune.
Ma non è escluso che la Madonna abbia avuto rivelazione da Gesù su quanto Egli avrebbe compiuto fino alla consumazione dei secoli attraverso i Sacramenti e che sentendo degli effetti meravigliosi di questo Sacramento l’abbia chiesto e ottenuto.
Così ad esempio asserisce la Ven. Maria de Agreda nella Mistica città di Dio.
Ecco che cosa vi si legge: “Alla divina Signora tutto questo venne manifestato nel seno del suo santissimo Figlio, con una illuminazione nuova e distinta rispetto a ciascun mistero. Prima di tutto conobbe che l’antica legge della circoncisione doveva essere abolita, subentrando in sua vece il mirabile sacramento del battesimo. Ebbe cognizione che l’elemento sensibile di questo segno della grazia divina doveva essere l’acqua pura e semplice, e che la formula doveva consistere nell’invocazione delle tre divine Persone con i nomi di Padre e Figlio e Spirito Santo, affinché i fedeli professassero in modo esplicito la fede nella santissima Trinità. Venne anche a conoscenza del beneficio che Cristo, nostro Signore, doveva comunicare al battesimo: il sigillo efficace per santificarci più perfettamente e per liberarci da tutti i peccati e dalle pene conseguenti. Vide gli effetti mirabili che questo sacramento doveva produrre in tutti quelli che lo avrebbero ricevuto, rigenerandoli e rinnovandoli nello stato di figli adottivi ed eredi del regno dell’eterno Padre, e infondendo loro le virtù della fede, speranza e carità assieme a molte altre. Conobbe inoltre il carattere soprannaturale e spirituale che come sigillo regale si doveva imprimere, in virtù del battesimo, nelle anime per contrassegnare i figli della santa Chiesa. E tutto ciò che riguarda questo santo sacramento ed i suoi effetti fu parimenti conosciuto da Maria santissima. Ella subito, con ardente desiderio, chiese al suo santissimo Figlio di poter beneficiare di questo favore a suo tempo; sua Maestà glielo promise, e in seguito glielo concesse, come poi dirò” (n. 831, Libro 5, cap. 11).
7. Gesù glielo avrebbe conferito al suo ritorno a Nazaret con i primi 5 discepoli.
“La Vergine lo implorò ancora di concederle il battesimo da lui istituito come già le aveva assicurato e, affinché esso fosse celebrato con solennità degna di loro, per decreto divino discese dai cori del cielo una moltitudine innumerevole di spiriti in forma visibile.
Con la loro assistenza egli stesso glielo impartì e immediatamente si udì la voce del Padre esclamare: «Questa è la mia Figlia diletta, in cui io mi compiaccio». Il Figlio proclamò: «Questa è la mia Madre amatissima, che io ho scelto e che coopererà con me in tutto». E lo Spirito Santo affermò: «Questa è la mia Sposa eletta tra mille».
Maria con tale sacramento sentì ed ebbe tanti e così sublimi benefici interiori che non si possono spiegare con il nostro linguaggio; gliene furono dati infatti di nuovi, fu ritoccata nella bellezza della sua candidissima anima e salì a livelli più elevati.
Ottenne l’illuminazione e il carattere che esso conferisce, contrassegnando i cristiani, e oltre agli effetti comunicati di per sé, eccetto la remissione del peccato, che non aveva né mai ebbe, si guadagnò eccelsi gradi di perfezione per l’umiltà di assoggettarsi a tale rito stabilito per la purificazione degli uomini” (n. 1030, Libro 5, cap. 29).
8. La rivelazione della Ven. Maria de Agreda è una Rivelazione privata. Non impegna dunque la fede cattolica.
Ognuno è libero di accoglierla o meno.
La cosa più importante in conclusione è questa: che non lo si può escludere.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo