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Quesito
Caro Padre Angelo,
desidero anche chiederle: dopo il peccato dei progenitori, Dio avrebbe potuto per giustizia lasciarci nello stato di natura decaduta? In tal caso, quale bene avremmo potuto fare senza la grazia? Come avremmo potuto amare Dio sopra ogni cosa? Quale felicità avremmo potuto raggiungere?
Ho letto che senza Gesù non si può fare il bene, neanche quello politico. E’ vero ciò, o è soltanto un pio pensiero? Se senza la grazia non si riesce a fare il bene, essa diventa necessaria.
Come vede, da una parte, almeno sotto l’aspetto teorico, mi sembra che la Grazia non sia necessaria, dall’altra, a livello esistenziale, mi sembra che senza di essa, Dio sia per noi qualcosa di astratto e rimanga una vuota parola di cui potremmo dire poco, (tutto ciò che la ragione permette) e quindi sia la cosa più necessaria!
Attendo con ansia e pazienza la sua risposta.
Lo Spirito Santo la illumini nel suo lavoro e la benedica.
Con affetto
Gianfranco F.
Risposta del sacerdote
Carissimo
certamente Dio avrebbe potuto lasciarci nello stato di natura decaduta e il bene che l’uomo avrebbe potuto fare sarebbe stato molto esiguo. Come chi è malato grave, può compiere qualche azione, ma non può avere l’attività di una persona sana.
Mi chiedi quale felicità l’uomo avrebbe potuto raggiungere.
San Tommaso insegna che senza la grazia l’uomo non può evitare tutti e singoli i peccati mortali e non può compiere tutto il bene. Dunque neanche tutto il bene politico.
Da te stesso puoi trarre le conclusioni sul grado di felicità che l’uomo avrebbe potuto compiere.
Stante lo stato di natura decaduta, la grazia è necessaria per poter compiere tutto il bene anche di solo ordine naturale ed evitare ogni singolo peccato mortale.
È poi assolutamente necessaria per essere amici e confidenti di Dio, e cioè per andare in Paradiso.
Ti ringrazio per la fiducia, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo