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Quesito

Ciao padre,
leggendo una apparizione che ha avuto santa Caterina da Siena nella quale Dio Padre le ha detto che nella vicenda di Eliseo viene raffigurata l’incarnazione del Verbo, dell’Unigenito suo unico Figliuolo che si conformò con questo figliuolo morto, per l’unione della natura divina unita con la natura vostra umana. “Con tutte le membra si unì questa natura divina, cioè con la potenza mia, con la sapienza del mio Figliuolo e con la clemenzia dello Spirito Santo, tutto me, Dio, abisso di Trinità, conformato e unito con la natura vostra umana”.
Vorrei capire cosa vuol dire che Cristo fu figurato per Eliseo che si conformò con questo figliuolo morto. Che cosa significa?


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. sappiamo dalla Sacra Scrittura che Eliseo ha risuscitato un morto. 
Era un ragazzo. L’aveva promesso ad una coppia senza figli come segno di gratitudine perché ogni anno quando passava da quelle parti gli dava ospitalità.
Ma un giorno quel ragazzo all’improvviso morì.
La donna affranta corse da Eliseo e gli disse: “Forse te l’avevo chiesto io quel figlio per poi darmi un dolore ancora più grande lasciandolo morire?”

2. Eliseo tornò da lei ed ecco la narrazione del testo sacro: “Giezi (il servo) li aveva preceduti; aveva posto il bastone sulla faccia del ragazzo, ma non c’era stata voce né reazione. Egli tornò incontro a Eliseo e gli riferì: «Il ragazzo non si è svegliato». Eliseo entrò in casa. Il ragazzo era morto, coricato sul letto. Egli entrò, chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore. Quindi salì e si coricò sul bambino; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi di lui, le mani sulle mani di lui, si curvò su di lui e il corpo del bambino riprese calore. Quindi desistette e si mise a camminare qua e là per la casa; poi salì e si curvò su di lui. Il ragazzo starnutì sette volte, poi aprì gli occhi. Eliseo chiamò Giezi e gli disse: «Chiama questa Sunammita!». La chiamò e, quando lei gli giunse vicino, le disse: «Prendi tuo figlio!». Quella entrò, cadde ai piedi di lui, si prostrò a terra, prese il figlio e uscì” (2 Re 4,32-37).

3. Non potevano sfuggire ai santi padri che commentavano la Sacra Scrittura parola per parola tutti i riti compiuti dal servo Grezzi e da Eliseo per risuscitare il ragazzo.
Non poteva forse con una parola comandare di risorgere dai morti?

4. Sant’Agostino vide raffigurata in questo fatto l’incapacità della legge (dei riti dell’antico testamento), rappresentata dal bastone a donare la vita della grazia all’uomo morto per il peccato.
Fu necessario che Gesù Cristo, rappresentato da Eliseo, venisse in persona a trovare l’uomo spiritualmente morto, e per mezzo dell’incarnazione accostarsi a lui e con la sua carne lo vivificasse (cfr. Sermo 11. De verb. Apost.).

5. Santa Caterina da Siena va più in là e dice che il Verbo e Figlio Unigenito di Dio si è unito alla natura umana per mezzo dell’incarnazione.
E così mediante la grazia viene dato all’uomo di fruire della potenza del Padre, della sapienza del Figlio e della bontà dello Spirito Santo.


6. Il fatto che il miracolo sia avvenuto gradualmente sta a significare che gradualmente l’uomo, crescendo nella vita di grazia sperimenta sempre di più la potenza del Padre, la sapienza del Figlio e la bontà dello Spirito Santo

7. Il corpo di Eliseo, che poggiato su quello del fanciullo lo riscalda gradualmente, sta a significare che anche noi, se vogliamo essere pieni dello Spirito di Gesù, dobbiamo lasciare che il Signore metta la sua bocca sopra la nostra bocca perché la nostra lingua non abbia altre parole che quelle del Signore. Mette i suoi occhi sopra i nostri occhi per vedere e giudicare tutto secondo la sua logica che giudica e valuta tutto alla luce dell’eternità. Mette le sue mani sopra le nostre mani perché continuiamo a operare con il suo stesso spirito.
Questo non avviene in un istante ma attraverso un combattimento simile a quello di Eliseo. 
Abbiamo bisogno che il nostro uomo vecchio venga sostituito completamente dall’uomo nuovo.
E questo non può avvenire senza che lo Spirito del Signore sia poggiato continuamente sulla nostra anima mediante la preghiera, l’adorazione e il sacrificio.

Augurandoti di essere perfettamente conformato allo Spirito del Signore, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo