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Quesito
Caro Padre Angelo,
quali argomentazioni posso addurre per convincere delle persone che è un errore credere nella reincarnazione?
Grazie per una sua gentile risposta.
Annarosa
Risposta del sacerdote
Cara Annarosa
1. per reincarnazione s’intende quella teoria secondo cui un’anima dopo il distacco dal corpo (morte) torna a incarnarsi in un altro corpo umano o di animale.
Il concetto della reincarnazione (che si trova anche nel pensiero di Platone e degli stoici) è la dottrina tipica dell’induismo e del buddismo.
Per entrambi l’elemento centrale è la ricerca di liberazione dalla presente situazione in cui l’uomo si trova a vivere, situazione di dolore e di illusione.
Dal momento che una sola vita non basta assolutamente a realizzare questa liberazione, è necessario un lungo cammino di trasmigrazioni e di reincarnazioni. Questo susseguirsi di esistenze umane è preceduto – o inframmezzato (per coloro che hanno vissuto male) – da innumerevoli esistenze subumane. Si parla non di qualche decina di reincarnazioni, ma di centinaia per i migliori (i bramini e i bonzi) e di migliaia per gli altri.
2. Nonostante le buone intenzioni che stanno alla sua base, la teoria della reincarnazione non è confermata da nessuna esperienza: nessuno di noi è cosciente di essere vissuto in altri corpi.
3. Inoltre è ingiusto che si addossi il carico delle buone e delle cattive azioni a uno che è vissuto in un passato immemorabile e in condizioni molto diverse da quelle attuali.
4. La reincarnazione è soprattutto contraria alla libertà, in forza della quale ognuno è l’artefice principale del proprio destino.
Ed è contraria anche alla responsabilità e all’impegno personale, perché in ogni caso vi sarebbe sempre un’altra vita nella quale si potrebbe rimediare.
La Sacra Scrittura invece afferma in maniera perentoria che si muore una volta sola: “E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio” (Eb 9,27).
L’eliminazione dell’inferno, e cioè della pena eterna, non fa più sentire l’obbligo della salvezza. Non è più urgente fare il bene ed evitare il male, tanto ci sarebbe un esame di riparazione (la reincarnazione). La morte improvvisa e impreparata (senza la grazia di Dio) non è un gran male…
5. Se questa teoria fosse portata alle sue estreme conseguenze, bisognerebbe dire che un bambino che soffre, soffre perché nella vita precedente ha commesso qualcosa che deve essere purificato!
Né sarebbe urgente che la scienza medica progredisca, perché tutto servirebbe per la purificazione!
6. È inammissibile anche che ci si possa reincarnare in esseri inferiori all’uomo perché l’anima umana ha bisogno di un corpo dotato di una struttura organica del tutto speciale per poter vivere e per poter funzionare da anima umana.
E poi anche perché un essere privo di coscienza e di libertà non può realizzare nessuna espiazione delle proprie colpe e nessuna purificazione del proprio essere.
Oggi non pochi, anche tra i nostri, credono alla reincarnazione.
Ma c’è proprio da dire quanto afferma San Paolo: “Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti” (Rm 1,22).
All’insegnamento di Cristo, che è fonte di acqua viva, preferiscono cisterne screpolate, le quali, proprio perché non sono capaci di contenere l’acqua, non possono estinguere la sete.
Ti saluto, ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo