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Quesito

Caro padre,
Lei dice che l’uccisione è contemplata solo nel caso di una "estrema" difesa personale che non può trovare altro sbocco: Ma Gesù, quando venne catturato, in un momento in cui la violenza era "giustificata" perché lui era innocente e poteva difendersi, perché dice a chi lecitamente taglia un orecchio ad una guardia "Chi di spada ferisce di spada perisce?". In quel caso, come lei insegna, sarebbe stato lecito l’uso della violenza eppure Gesù lo proibisce, lo proibisce anche se si tratta si salvare la sua vita.
Grazie,
Giuseppe C.


Risposta del sacerdote

Caro Giuseppe.

1. Gesù rinuncia a difendersi. E il motivo è chiaro: doveva compiere la redenzione. Parlando con i discepoli di Emmaus dice:Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?” (Lc 24,26).
E: “Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno” (Lc 24,45).

2. Non ha voluto difendersi, ma dice che era suo diritto, se voleva, difendersi. Nel Getsemani, proprio subito dopo il versetto che tu mi hai citato sulla spada da rimettere nel fodero, dice: “Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?» (Mt 26,53-54).

3. Gesù, pur proponendo un messaggio di pace, tuttavia nella sua predicazione trae lo spunto di una parabola dalla guerra che un re muove contro un altro re.
Se non esistesse neanche ipoteticamente la possibilità di una guerra giusta, perché Gesù prende un paragone da una realtà peccaminosa?
Inoltre mi domando: perché San Paolo in Rom 13,4 dice: “Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male”?
San Paolo, come vedi, dà per scontata la legittimità della pena di morte!
Altro paio di maniche è asserire che San Paolo sia favorevole alla pena di morte, perché qui l’Apostolo fa una semplice constatazione.
Infine: se uno stato viene occupato dalla mafia o dalla camorra, o da una banda di terroristi, dobbiamo lasciar fare? Non ti pare che almeno in alcuni casi sia doverosa la difesa degli innocenti?
Io penso che non si possano sostenere posizioni che, mentre costituiscono un’interpretazione per lo meno del tutto personale del testo sacro, mettono in ridicolo il Vangelo e il suo annuncio.

Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo