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Quesito
Carissimo padre Angelo,
è possibile che l’Apocalisse che, a quanto ne so chiude la rivelazione, non sia stato l’ultimo libro ad essere stato scritto in ordine cronologico e che sia stata addirittura scritta prima del vangelo e delle lettere di Giovanni?
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. non è corretto dire che la divina rivelazione si sia chiusa con la stesura dell’Apocalisse, ma piuttosto con la morte dell’ultimo apostolo.
Gli apostoli infatti hanno goduto della divina rivelazione e l’hanno trasmessa.
Tale trasmissione è cessata con la loro morte.
Nel frattempo continuarono ad evangelizzare e a predicare.
Ciò che hanno predicato è contenuto nella Sacra Tradizione.
2. Il Concilio Vaticano II della costituzione dogmatica Dei Verbum afferma: “Pertanto la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva esser conservata con una successione ininterrotta fino alla fine dei tempi. Gli apostoli perciò, trasmettendo ciò che essi stessi avevano ricevuto, ammoniscono i fedeli ad attenersi alle tradizioni che avevano appreso sia a voce che per iscritto (cfr. 2 Ts 2,15), e di combattere per quella fede che era stata ad essi trasmessa una volta per sempre. Ciò che fu trasmesso dagli apostoli, poi, comprende tutto quanto contribuisce alla condotta santa del popolo di Dio e all’incremento della fede; così la Chiesa nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto, perpetua e trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede” (DV 8).
E: “La sacra tTradizione e la sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla Chiesa” (DV 8).
3. Inoltre, sebbene l’Apocalisse venga posta alla fine dei libri sacri e cioè della Bibbia, non significa che sia l’ultimo scritto ispirato da Dio.
La Bibbia di Gerusalemme scrive: “Quanto alla data si ammette abbastanza concordemente che sia stata composta sotto il regno di Domiziano, verso il 95; altri, non senza qualche verosimiglianza, pensano che almeno certe parti siano state redatte fin dal tempo di Nerone, un po’ prima del 70”.
4. Il biblista Marco Sales scrive: “Per determinare il tempo e il luogo in cui fu composta l’Apocalisse abbiamo un’indicazione precisa fornitaci dallo stesso autore, il quale (aAp 1,9) dichiara di aver ricevuto la grande rivelazione mentre si trovava relegato nell’isola di Patmos a motivo della fede in Gesù Cristo.
Possiamo determinare con maggiore precisione questo tempo poiché gli antichi padri affermano esplicitamente che pure è relegato a Patmos nel tempo di Domiziano (81-96). Anzi, Sant’Ireneo dice che le visioni dell’apocalisse ebbero luogo verso la fine dell’impero di Domiziano.
E San Girolamo precisa ancora maggiormente la cosa assegnando l’hanno 95, ossia il 14º di Domiziano. Si deve quindi ritenere che l’Apocalisse fu scritta nell’anno 95.”
5. Sembra che il Vangelo di Giovanni sia stato scritto dopo l’Apocalisse. L’autore del cosiddetto “Prologo monarchiano” afferma che fu scritto nell’anno 96 e ne è testimone Sant’Ireneo.
Lo stesso Sant’Ireneo dice che Giovanni “scrisse il Vangelo dopo il 90º anno di sua vita” (Adversus haereses, 51,12,2)..
Agapio di Gerapoli dice che Giovanni “dopo la passione del Signore visse 71 anni e morì nell’anno sesto di Traiano”.
Tenendo conto che Traiano divenne imperatore nel 98, il Vangelo sarebbe stato scritto nel 104.
6. San Girolamo dice che fu chiamato dal Signore quando era “puerum”, ragazzo, affinché “vergine fosse custodito dal Vergine”.
In ogni caso i vari biblisti ritengono concordemente che il Vangelo di Giovanni sia stato scritto a Efeso, dopo la prigionia di Patmos, negli ultimi anni del I secolo.
7. Per le lettere i biblisti dicono che furono scritte a Efeso più o meno nel periodo del Vangelo. E che la seconda sia posteriore alla prima perché sembra ne sia un compendio.
Augurandoti ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.