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Quesito
Carissimo Padre,
Ho letto sul sito la lettera di Grazia…
mi ha molto colpito e ha suscitato in me molte domande e perplessità…dal quello che ho capito Dio permette il male perchè ne venga fuori un bene…
lei ha citato l’esempio di Teresa D’ Avila che ha perso la madre in tenera età. Dopo questa gravosa perdita Santa Teresa si è affidata alla Madonna come se fosse una madre confidandosi con Lei…
lei ha detto che da questa grave perdita Teresa è diventata una grandissima santa.
Potrei aggiungere anche Chiara Lubich…se non avesse provato i dolori, la miseria e la povertà della seconda guerra mondiale non avrebbe insieme con le sue amiche fondato il focolare…ora come saprà meglio di me è un movimento sparso in tutto il mondo. Ora ci troviamo a due grandi esempi di Cristianità che è fiorita dal dolore e dalla sofferenza come abbiamo visto.
La Provvidenza (mi corregga se sbaglio) non ci abbandona tirando fuori da una situazione negativa un gran bene…benissimo e fino a qui ci siamo.
E per noi "normali"? Indubbiamente Teresa e Chiara sono superiori al sottoscritto per vari motivi…
Grazia e tutti gli altri che hanno subito situazioni negativi gravi come possono convertire questa sofferenza in Speranza?
La ringrazio.
Benny
Risposta del sacerdote
Caro Benny,
non siamo noi che tiriamo fuori un bene più grande dal male. Ma è Dio.
Talvolta o molto spesso questo bene noi non lo vediamo. Ma avviene sempre così.
Per vederlo interamente dobbiamo aspettare il Paradiso.
Gli esempi della vita dei santi sono una conferma di quello che avviene per tutti.
Ma inizialmente è capitato così proprio a Gesù Cristo.
È stato condannato a morte. È stato crocifisso.
Ma Dio ha tratto da quel massimo male il più grande dei beni: la risurrezione per Lui e la risurrezione finale per noi.
Ti ringrazio, ti saluto, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo