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Quesito
Salve Padre Angelo. Spero stia bene innanzitutto.
Le scrivo oggi per chiederle di Adamo ed Eva.
Ho saputo che i medesimi siano considerati santi dalla Chiesa Cattolica, cosa che sinceramente non sapevo. Lei conferma?
A tal proposito, qualora fosse così, a me è capitato diverse volte di bestemmiarli, ma pensando che i due non fossero dei santi.
Devo confessarlo?
Dio la benedica.
Luca.
Risposta del sacerdote
Caro Luca,
1. ho guardato nel martirologio, che è la raccolta ufficiale dei santi riconosciuti dalla chiesa cattolica, se si faccia menzione di Adamo ed Eva.
Ma il loro nome non compare mai.
2. Tuttavia il pensiero unanime dei santi padri ha collocato i nostri progenitori in paradiso perché profondamente pentiti del loro peccato e pieni di speranza nella redenzione promessa dal Signore in Genesi 3,15 nel cosiddetto protovangelo (primo annuncio del Vangelo): “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.
3. L’imprecazione contro Eva, sebbene non sia fatta di malanimo ma quasi per manifestare la propria indignazione per qualcosa che non va per il verso giusto, va evitata in ogni caso.
Non la troveremmo mai sulla bocca di un Santo.
4. Alcuni amano ricordare i nostri progenitori la vigilia di Natale perché il Vangelo presenta la genealogia di Gesù.
Non che tutte le persone ivi menzionate siano sante, ma perché rappresentano l’umanità in attesa del Redentore.
5. Silvano del Monte Athos, un monaco della chiesa ortodossa venerato come santo, ha scritto parole struggenti sul pianto di Adamo.
Eccone uno stralcio: “Il deserto intero riecheggiava dei suoi singhiozzi.
La sua anima era tormentata da un unico pensiero: “Ho amareggiato il Dio che amo”.
Non l’Eden, non la sua bellezza rimpiangeva, ma la perdita dell’amore di Dio che a ogni istante attrae insaziabilmente l’anima a Dio.
Così ogni anima, che ha conosciuto Dio nello Spirito santo e ha poi smarrito la grazia, prova lo stesso dolore di Adamo.
L’anima soffre e si tormenta per aver amareggiato il Signore che ama.
Adamo gemeva, sperduto su una terra che non gli procurava gioia; aveva nostalgia di Dio e gridava: “L’anima mia ha sete del Signore, in lacrime lo cerco. Come potrei non cercarlo?
“Quando ero con Dio, l’anima mia si rallegrava nella pace e l’avversario non poteva farmi alcun male. Ora invece lo spirito malvagio si è impadronito di me e tormenta l’anima mia. Ecco perché l’anima mia si strugge per il Signore fino a morire e non accetta conforto alcuno; il mio spirito anela a Dio e nulla di terreno lo consola; ho desiderio ardente di rivedere Dio (cf. Sal 42,2 ss.), di goderlo fino a saziarmene.
“Nemmeno per un attimo posso dimenticarmi di lui, l’anima mia langue per lui, gemo dal grande dolore. Abbi pietà di me, o Dio, pietà della tua creatura caduta”.
Così gemeva Adamo, e un fiume di lacrime gli solcava il volto, scorreva sul petto e cadeva a terra. Il deserto intero riecheggiava dei suoi singhiozzi.
Bestie e uccelli erano ammutoliti di dolore.
E Adamo gemeva: per il suo peccato tutti avevano perduto la pace e l’amore.
Grande fu il dolore di Adamo dopo la cacciata dal paradiso, ma più grande ancora quando vide il figlio Abele ucciso da Caino.
Per l’immane sofferenza piangeva, pensando: “Allora da me usciranno popoli, si moltiplicheranno sulla terra, ma solo per soffrire tutti, per vivere nell’inimicizia e uccidersi a vicenda”.
Come oceano immenso era il suo dolore: solo le anime che hanno conosciuto il Signore e il suo ineffabile amore possono capirlo”.
6. Dio voglia che il dolore dei nostri peccati assomigli a quello di Adamo!
7. In riferimento alla tua domanda, puoi dire in confessione che hai bestemmiato Adamo ed Eva senza pensare al fatto che fossero considerati santi.
Ma non si tratta di un peccato grave e forse neanche veniale perché non pensavi che fosse una cosa sbagliata. In te non c’era piena avvertenza della mente.
Ti benedico e ti ricordo nella preghiera,
padre Angelo