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Quesito

Posto che il diavolo, in origine, assieme a tutti i suoi seguaci, era una creatura di Dio, posto che tutti i dannati sono comunque creature nate dal pensiero e dall’amore di Dio, anche quando ci saranno i nuovi cieli e la nuova terra, Dio soffrirà eternamente per la perdita di quei suoi figli che potevano essere con Lui nella gioia senza fine?
Maria


Risposta del sacerdote

Cara Maria,
in Dio “non c’è variazione né ombra di cambiamento”, come dice la Sacra Scrittura (Gc 1,17). Diversamente, non sarebbe Dio.
In Dio, propriamente parlando, non ci può essere neanche la sofferenza, altrimenti non sarebbe sommamente felice. E anziché dire ai suoi servi: “entra nella gioia del tuo Signore” (Mt 25,21), dovrebbe dire: “entra nella sofferenza del tuo Signore”.
Ma Cristo, in quanto uomo, ha sofferto. E allora possiamo dire che Dio ha sofferto in Cristo. Ha sofferto per il tradimento di Giuda: “Amico, per questo sei venuto?” e per il tradimento di tutti coloro che hanno rinunciato ad amare e ad essere felici.
Inoltre, quella dei dannati, è una sofferenza da essi stessi scelta, voluta. Dio non può costringere nessuno ad amarlo.
Anche quelli che sono in Paradiso non soffrono per i congiunti che sono all’inferno.
Noi mortali per ora ci fermiamo a queste riflessioni. Quando andremo di là, capiremo tutto.
Ti saluto, ti accompagno con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo