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Quesito

Caro Padre Angelo,
Tra i precetti della chiesa c’è quello di confessarsi almeno una volta ogni anno (di solito a pasqua). Questo si intende per i peccati veniali, poiché se uno è in peccato mortale non sarebbe temerario aspettare un anno?
Grazie come sempre.
La ricorderò nella preghiera
Luca


Risposta del sacerdote

Caro Luca,
il precetto della confessione annuale stringe chi ha commesso un peccato grave o mortale.
Per la remissione di peccati veniali non è necessario ricorrere al sacramento. Vi sono molte altre vie quotidiane per la loro remissione come la preghiera, il digiuno, l’elemosina…
Ma, in genere, chi ha solo peccati veniali si confessa ben più di una volta all’anno. Lo sente come un’esigenza dell’anima e fa molto bene. Conosco persone che vivono abitualmente in grazia di Dio e hanno la lodevole consuetudine di confessarsi ogni settimana.
Il precetto della confessione almeno una volta all’anno è conseguenza di un altro precetto: quello di comunicarsi di Cristo nel sacramento almeno una volta all’anno. Gesù ha detto che chi non mangia la sua carne e non beve il suo sangue non può avere la vita eterna. La Chiesa ha stabilito questo precetto per i pigri, per quelli che diversamente rimarrebbero privi di una realtà troppo preziosa per la loro salvezza.
Ma per fare fruttuosamente la Comunione è necessario lo stato di grazia. Di qui il precetto della confessione annuale. Per questo in genere viene fatta per Pasqua in concomitanza con l’assolvimento del precetto eucaristico.

Ti ringrazio per il quesito, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo