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Quesito
Caro Padre Angelo,
mi ricordo di aver avuto un’ulteriore grazia, questa Quaresima: ho potuto approfondire la nota della CEI sul senso del digiuno e dell’astinenza http://www.diocesi.arezzo.it/documenti/cei/01_2007.pdf
Io non sapevo che esistesse nessun obbligo per i venerdì del mese fuori dalla solennità quaresimale, mentre invece nella nota è riportato:
4) L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità (come il 19 o il 25 marzo). In tutti gli altri venerdì dell’anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità, si deve osservare l’astinenza nel senso detto oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carità.
Non avendo mai fatto nessuna opera particolare per il venerdì, devo confessarlo?
Inoltre come opera di preghiera avevo pensato di recitare l’"adorazione della croce", che libera 5 anime dal purgatorio… può andare al posto dell’astinenza?
Grazie come sempre, un affettuoso saluto
Lorenzo
Risposta del sacerdote
Caro Lorenzo,
1. sono contento che tu sia andato a leggerti questo documento della Conferenza episcopale italiana del 4 ottobre 1994.
Purtroppo oggi si è perso il carattere penitenziale di ogni venerdì dell’anno.
Come saprai, fino a una quarantina d’anni fa, l’obbligo dell’astinenza era grave.
Adesso non lo è più. Inoltre la disciplina della Chiesa si è mitigata anche nel senso che lascia ai fedeli la possibilità di commutare il precetto dell’astinenza con un’altra penitenza.
Solo per i venerdì di quaresima il precetto è più stringente.
2. Venendo alla tua domanda, devo dire che almeno il peccato veniale c’è.
Ma come saprai, non è obbligatorio dire tutti i peccati veniali in confessione, sia perché sono innumerevoli sia perché – in quanto tali – non privano della grazia di Dio.
Tuttavia fai bene a dire che non hai sostituito l’astinenza del venerdì con un’altra pratica.
3. La pratica commutativa può consistere in un atto di pazienza, nella lettura della sacra Scrittura, in una preghiera, in un atto di carità…
Tu dici che hai recitato l’"adorazione della croce", che libera 5 anime dal purgatorio.
C’è da distinguere tra la preghiera e la promessa, che senz’altro è legata a qualche rivelazione privata.
Allora l’"adorazione della croce", in quanto preghiera è sufficiente a sostituire il precetto dell’astinenza
Ma se tu abbia liberato 5 anime dal Purgatorio non lo so. Sarei contento se l’avessi fatto. Ma chi ne ha la certezza?
La Chiesa parla di indulgenza plenaria applicabile ad una sola anima. E si sa che non è così facile prendere l’indulgenza plenaria.
Con questo non ti scoraggio a fare la preghiera dell’adorazione della croce. Essa può suscitare in te tali sentimenti di pentimento e di amore che davanti a Dio può meritare anche ben più che la liberazione di 5 anime dal Purgatorio.
Ti ringrazio del quesito, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo