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Caro Padre Angelo,
Eccomi a scriverti di nuovo.
Per quanto riguarda me, voglio dirti che in questi mesi ho meditato le parole che mi hai detto nelle tue mail, e ti dico che le ho trovate molto belle, come mi hai ascoltato e hai preso a cuore la mia vita, il mio cammino, ma soprattutto il desiderio di amare Lui.
Ogni volta che lo ricevo nella Santa Comunione ma anche solo pensare a Lui, mi dico quanto è Infinitamente Amabile e Adorabile, è davvero bellissimo come Lui riempia di Bellezza tutte le mie giornate… come anche quando sono solo umanamente parlando sono pienamente felice, perché Lui è sempre con me.
E gioisco anche per te Padre Angelo, per la tua bellissima Vocazione ad essere Frate Domenicano, sono felicissimo che il Signore ti abbia fatto dono di questa Bellezza.
Il Signore ti benedica e ti doni ogni bene.
A presto, e grazie
Davide
Caro Davide,
è stata una gioia per me risentirti.
1. Ti ho pensato spesso in questi ultimi tempi, in modo particolare nel giorno della Presentazione di Maria al Tempio, il 21 novembre.
Era mia intenzione inviarti la preghiera che Santa Caterina da Siena rivolgeva a Maria per potar fare il suo voto di verginità.
Aveva solo sette anni.
Te la invio adesso. Sarebbe bello se tu potessi recitarla in tutti i giorni di questa novena dell’Immacolata e nel giorno della festa (8 dicembre) offrire il tuo cuore al Signore perché sia esclusivamente Suo.
2. Ecco la preghiera: “O beatissima e santissima Vergine, la quale prima intra le donne consecrasti in perpetuo la verginità a Dio, facendone voto, e perciò tanto graziosamente sei fatta Madre dell’Unigenito suo Figliolo, io prego la tua ineffabile pietade che non riguardando tu ai miei peccati e ai miei difetti ti degni farmi tanta grazia e che tu mi dia per isposo Colui il quale con tutta la mia anima io desidero, cioè il sacratissimo unico Figliuolo di Dio e tuo, il signor Gesù Cristo”.
3. Vorrei adesso dire due parole su quello che provi quando senti che la presenza di Gesù invade la tua vita.
Mi scrivi: “è davvero bellissimo come Lui riempia di Bellezza tutte le mie giornate… come anche quando sono solo umanamente parlando sono pienamente felice, perché Lui è sempre con me”.
Quando vivi così, fai un bene immenso alle persone che incontri o con le quali vivi.
Tutti sperimentano senza accorgersene un beneficio analogo a quello che sperimentavano le persone che potevano stare anche solo per poco tempo vicino a Santa Caterina da Siena.
Scrive il Beato Raimondo da Capua, suo confessore e biografo:
“Per eccesso d’amore mi sento spinto in questo momento a dire che quando lei parlava, comunicava un certo non so che, per cui le menti degli uomini erano tanto incitate al bene e al piacere di Dio, che spariva ogni tristezza dal cuore di chi l’ascoltava. Gli svaniva pure ogni interna afflizione. si dimenticava di qualsiasi travaglio, e si sentiva prendere da una grande tranquillità d’animo, tanto grande che ciascuno, meravigliato di sé, e godendo di un nuovo piacere, pensava nell’animo suo: «è bello starcene qui; facciamoci tre tabernacoli per sempre».
Né dobbiamo meravigliarcene perchè senza dubbio era invisibilmente nascosto nel petto della sua sposa Colui, che trasfigurato sul monte, obbligò Pietro a pronunziare simili parole” (Legenda maior, 27).
4. Perché queste esperienze non scivolino via senza farci caso, desidero sottolinearle tutte.
Sono sette e sono tutte causate da una presenza molto forte di Gesù (lo Sposo) in Caterina.
1. “quando lei parlava, comunicava un certo non so che, per cui le menti degli uomini erano tanto incitate al bene”
2. “e a piacere a Dio”,
3. “che spariva ogni tristezza dal cuore di chi l’ascoltava”,
4. “svaniva pure ogni interna afflizione”.
5. “si dimenticava di qualsiasi travaglio”,
6. “e si sentiva prendere da una grande tranquillità d’animo”,
7. “tanto grande che ciascuno, meravigliato di sé, e godendo di un nuovo piacere, pensava nell’animo suo: «è bello starcene qui; facciamoci tre tabernacoli per sempre»”.
5. Era Gesù che abitando nel cuore di Caterina faceva tutte queste cose.
Conclude infatti il Beato Raimondo: “Né dobbiamo meravigliarcene, perchè senza dubbio era invisibilmente nascosto nel petto della sua sposa Colui, che trasfigurato sul monte, obbligò Pietro a pronunziare simili parole”.
6. Ti auguro di vivere all’interno della Chiesa e di beneficarla senza sosta con lo spirito di Santa Caterina, nella speranza di potermi felicitare anch’io con te “per la tua bellissima Vocazione ad essere Frate Domenicano… felicissimo che il Signore ti abbia fatto dono di questa Bellezza”.
7. Ai nostri visitatori chiedo un’Ave Maria perché tu possa essere liberato da tutti gli impedimenti che dall’esterno ritardano quanto tu aspiri con tutto te stesso.
Con la gioia di essere io il primo a pregare per questa bellissima intenzione, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo