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Quesito

Caro Padre Angelo
Mi chiamo Andrea volevo domandarle su quando Gesù disse: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto”.
E mi chiedo a cosa si riferiva…
E’ da tempo che imploro Gesù tramite la Santa Madre del Rosario di farmi una grazia particolare che mi sta a cuore e mi tormenta.
Non chiedo nulla di puramente materiale, né guarigioni, né cose così eclatanti, cerco di pregare con tutto il fervore che posso mettere, quando intorno c’è silenzio per non avere distrazioni.
Ma temo di non essere ascoltato o almeno esaudito.
Dio è Padre, e come padre non desidera che i figli gli domandino quanto può servire loro per la vita?
Quale padre e quale madre non sono desiderosi di esaudire le richieste dei figli?
Perdo la speranza che mi aiuti e mi domando come mai Signore non mi esaudisci?
Sono troppo preso dalle tentazioni? Lungi dall’essere perfetto, figuriamoci, ma cerco di resistere strenuamente stringendo i denti se devo, per non peccare e non ho infatti nessuna intenzione di farlo
Forse non sono abbastanza fedele e/o caritatevole? Ritengo che uno dei motivi per cui non lo sono come dovrei/vorrei esserlo è proprio per questa mancanza nella mia vita.
Vorrei ottenere ciò che chiedo non in virtù di meriti che non ho, ma confidando nell’Amore della Divina Provvidenza, sempre e solo!
Ma nulla! Mi sento abbandonato, solo. E non posso fare a meno di pensare: forse sono troppo misero perché mi ascolti?
Sbaglio nel modo in cui mi rivolgo a Lui? Arrivo a dubitare che Dio esista e scaccio pensieri simili per timore di dispiacerGli ancora di più e rendermi così ancora più indegno.
Avrei preferito quasi che non avesse detto nulla a riguardo, mi rassegnerei molto di più a ciò che ho e sopratutto a ciò che non ho. Ma l’ha detto! Ho interpretato male


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. Non ti sei sbagliato nel capire le parole di Gesù: “Chiedete ed otterrete, bussate e vi sarà aperto”.
E mi pare che la tua preghiera sia anche ben fatta: vai a Gesù attraverso la mediazione di Maria, la Vergine del Rosario, che è quanto dire “la Regina delle vittorie”.
Tuttavia non vieni esaudito. E a questo punto, scoraggiato e deluso, desidereresti addirittura che Gesù non avesse esortato a chiedere e a bussare ripetutamente perché, dici, saresti più rassegnato.

2. A questo punto, la prima cosa che devo dirti è questa: il Signore ascolta tutte le tue preghiere. Non ne lascia cadere a terra una.
Ma perché non si affretta ad esaudirti?
Provo a dare qualche risposta.

3. Sa il Signore quando esaudirti, come è successo nel caso di Zaccaria, il padre di Giovanni il Battista. Quest’uomo era giusto. Chissà quanto avrà pregato insieme ad Elisabetta per avere un figlio.
Passato molto tempo, vedendo che il tempo della fertilità era passato, forse aveva addirittura smesso di pregare. Gli pareva impossibile avere un figlio.
Ma proprio allora, mentre officiava nel tempio, gli comparve Gabriele che gli disse: “la tua preghiera è stata esaudita”.
Zaccaria rimase incredulo e per questo diventò muto.
L’insegnamento che ne dobbiamo trarre è il seguente: sa Dio qual è il momento giusto per avere la grazia sospirata.
Nel caso di Zaccaria Dio volle rendere evidente che quel figlio era più figlio della grazia che della natura. E volle che si chiamasse “Giovanni”, e cioè “Dio fa grazia”.
Può darsi che il Signore voglia fare anche con te la stessa cosa: che la grazia che domandi sia palesemente più opera della grazia che dell’industria umana.

4. Oppure può darsi che sebbene quanto tu chiedi sia un bene in sé, non sia invece un bene per te.
Questo lo sa solo il Signore. Pertanto Gesù, insegnando a pregare con il Pater, chiede di domandare anche: “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”.
Alla fine dobbiamo riconoscere che la volontà di Dio è migliore della nostra.
E con questo vuole anche insegnarci che la preghiera non ha il fine di piegare Dio a fare la nostra volontà, ma di farci trovare le risorse per compiere i suoi disegni.

5. In ogni caso, carissimo, desidererei che tu aprissi gli occhi su quanto il Signore ti sta già concedendo.
Perché mentre tu chiedi una grazia Dio, te ne sta dando mille altre, e forse ancora più importanti. Infatti attraverso la preghiera incessante, ricorrendo al Rosario di Maria, compiendo ogni sforzo per non cadere nel peccato, il Signore ti sta santificando. Ed è poco questo?
E i meriti che ti stai accumulando come un capitale prezioso per l’eternità (1 Tm 6,19) sono poca cosa?

6. La mia conclusione è la seguente: continua a pregare e a vivere rettamente. Non perderti d’animo. E se la grazia che domandi non è una grazia per te, presto o tardi il Signore te lo farà sapere in maniera inequivocabile. E non avrai parole per ringraziarlo in eterno.

Alla tua preghiera oso aggiungere anche la mia, con un particolare ricordo nella Santa Messa.
Ti benedico.
Padre Angelo