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Quesito

Caro Padre Angelo,
vorrei chiederle se può chiarirmi alcuni dubbi:
qual è il significato cristiano dell’onomastico? Se al nome di una persona non corrisponde alcun nome di Santo, questa festeggia il proprio onomastico nella solennità di Tutti i Santi? Avevo sentito dire che è tradizione che chi ha un nome cui non corrisponde il nome di alcun Santo, festeggi l’onomastico l’1 novembre.
La ringrazio.

Salve,
Le volevo chiedere quale significato ed effetto abbiano gli auguri, da un punto di vista cristiano.
Grazie
Gabriele


Risposta del sacerdote

Carissimi,
1. Si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica:
“Nel Battesimo il nome del Signore santifica l’uomo e il cristiano riceve il proprio nome nella Chiesa.
Può essere il nome di un santo, cioè di un discepolo che ha vissuto con esemplare fedeltà al suo Signore.
Il patrocinio del santo offre un modello di carità ed assicura la sua intercessione.
Il «nome di Battesimo» può anche esprimere un mistero cristiano o una virtù cristiana.
«I genitori, i padrini e il parroco abbiano cura che non venga imposto un nome estraneo al senso cristiano» [Codice di Diritto Canonico, 855]” (CCC 2156).

2. Come vedi, il nome ha una particolare importanza perché mette in comunione di vita con un Santo.
Dal Santo di cui si porta il nome si trae ispirazione per avere un modello di vita.
Nello stesso tempo ci si affida alle sue preghiere.
Questo significa che i santi in cielo continuano ad essere glorificati da Dio perché diventano intercessori e dispensatori di grazie per le persone che ne portano il nome e che a loro si affidano.

3. Gli auguri sono senza dubbio un motivo di affetto, di felicitazione e di implorazione di prosperità.
Ma questo affetto e questa implorazione per un cristiano sono come una tacita preghiera.
Nello stesso tempo sono uno stimolo a fare una preghiera anche esplicitamente, soprattutto partecipando alla S. Messa e nel fare la S. Comunione per la persona festeggiata.
So di alcuni che quando fanno gli auguri ad una persona cara s’impegnano ad offrire tutta la loro giornata (meriti e preghiere davanti a Dio) per la persona festeggiata.

4. Gli auguri sono anche occasione di incontro, di festa e di ravvivamento dell’amicizia.
Che determinate persone si ricordino di noi perché è il nostro onomastico è sempre motivo di compiacimento.

5. Non ho mai sentito della pratica di festeggiare l’onomastico di una persona il primo di novembre quando il nome non è corrispondente a quello di santo conosciuto.
Mi pare però una felice idea.

Vi saluto, vi ricordo al Signore e vi benedico.
Padre Angelo