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Quesito
Caro Padre Angelo,
Le scrivo per chiederLe un consiglio pur conscio della inadeguatezza del mezzo telematico. In breve si tratta di questo: desidererei diventare ortodosso. Dopo anni di tiepido se non freddo cattolicesimo, ho scoperto l’ortodossia ed è stato un risveglio dell’anima ed un succedersi di progresso spirituale. Ora, tuttavia, la chiesa ortodossa mi chiede il battesimo, cosa che sono disposto a fare seppure con timore. Il credo Niceno costantonopolitano nella parte comune ad entrambe le confessioni (eccetto il filioque) recita: “… professo UN SOLO battesimo… ” Lei ritiene che questo possa essere un grave peccato? Avrei molto di più da dirLe ad esempio sui canoni cattolici che regolano il caso, sul fatto che la “conversione” all’ortodossia non intacca l’essenza della fede cristiana (anzi..), sul primato petrino ed altro ma so che Lei saprà leggermi tra le righe. Multa verba malum est. Credo fermamente che al di sopra di ogni cosa stia la purezza delle intenzioni e del cuore e che cioè sia la legge dell’Amore che dà significato e classifiche le nostre azioni.
La ringrazio per quanto vorrà rispondermi e del tempo che vorrà dedicarmi e mi perdoni se le ho scritto di un tema così delicato.
Suo devoto in Cristo,
Francesco
Risposta del sacerdote
Caro Francesco,
1. il Signore si è servito del tuo accostamento alla Chiesa ortodossa perché si risvegliasse la tua fede.
Ma questo non è un motivo sufficiente per abbandonare la Chiesa cattolica nella quale il Signore ti chiama a vivere con un nuovo slancio. Nessuno ti impedisce di leggere gli scritti degli autori ortodossi e neanche di partecipare alle loro divine liturgie.
Adesso ti è stato chiesto di rifare il battesimo. E questo è un fatto molto grave.
Significa allora che per gli ortodossi i cattolici sarebbero cristiani in buona fede, ma non sarebbero veramente cristiani. Per cui sarebbe necessario farsi battezzare con un vero battesimo. Così Padre Pio da Pietralcina, Madre Teresa di Calcutta, papa Giovanni, don Orione, don Bosco sarebbero stati tutti cristiani in buona fede, ma non validamente battezzati.
Vedi che qui diamo i numeri (scusa l’espressione). E forse il Signore ti ha messo dinanzi a questo imbarazzo per impedirti di fare un passo col quale rinnegheresti il Battesimo che hai ricevuto una volta per sempre.
Come sai, il Battesimo è un sacramento che non si può reiterare perché imprime il carattere, il sigillo di appartenenza a Cristo.
E se uno lo ripete, commette un grave sacrilegio perché espone scientemente il sacramento ad essere nullo, oltre che infruttuoso.
E se per caso tu in questi tempi avessi partecipato ad una divina liturgia della Chiesa ortodossa facendo anche la Santa Comunione, cosa che si può fare se uno è in grazia, di fatto ti saresti trovato più o meno nella medesima condizione di chi non è ancora battezzato, al quale non si può dare la Santa Comunione.
2. A dire il vero, appena ho cominciato a leggere la tua e-mail, arrivato alle parole: desidererei diventare ortodosso, ho pensato che tu avessi il desiderio di avere purezza nella fede. E questa sarebbe stata una gran bella cosa.
Tralascio tutte le questioni dottrinali alle quali hai accennato. Si potrebbe tornare in seguito, anche per l’utilità dei nostri visitatori.
Ma ti chiedo: non ti pare strano che Cristo abbia lasciato che la Chiesa sbagliasse nel suo essere Chiesa fino al mille (e cioè fino a quando non sorge Michele Cerulario) dopo che lui stesso ha detto: ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo, e dopo aver detto Chi ascolta voi, ascolta me e chi non ascolta voi non ascolta me?
Come vedi, ho sottolineato che è impossibile che Cristo abbandoni la Chiesa nel suo essere Chiesa.
E poi, caro Francesco, senza addentrarmi nella questione del primato di Pietro, ti dico: mettiti anche tu all’ombra di Pietro e rimanivi.
Ricorderai quanto si legge negli Atti degli Apostoli: “Intanto andava aumentando il numero degli uomini e delle donne che credevano nel Signore fino al punto che portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli, perché, quando Pietro passava, anche solo la sua ombra coprisse qualcuno di loro. Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi e tutti venivano guariti” (At 5,14-15). Ora Pietro continua a vivere nel ministero del suo successore. E questo di per sé dovrebbero riconoscerlo anche gli ortodossi, che hanno accettato tra l’altro i decreti del Concilio di Calcedonia (451), nel quale il Papa non partecipò personalmente, ma inviò alcuni suoi legati. Quando questi lessero il decreto del Papa tutti dissero: “Oggi Pietro ha parlato per bocca di Leone”.
S. Agostino era così convinto di questo che diceva: Ubi Petrus, ibi ecclesia (dove c’è Pietro, lì c’è la Chiesa) e “Roma locuta, causa finita” (Roma ha parlato, non si discute più).
3. Vorrei attirare infine la tua attenzione su una frase che hai scritto, che non è del tutto accettabile: “ma credo che sia la purezza delle intenzioni e la legge dell’amore a dare valore alle nostre azioni”.
È vero che conta molto la purezza d’intenzione e che conta moltissimo la legge dell’amore. Ma l’intenzione, per quanto pura, e l’amore per quanto fervente, non possono giustificare un’azione intrinsecamente immorale (ad es.: rubo per fare l’elemosina; mi innamoro di una persona sposata e con figli perché l’amore conta sopra tutto!).
Scrive sant’Agostino: “Quanto agli atti che sono per se stessi dei peccati, come il furto, la fornicazione, la bestemmia, o altri atti simili, chi oserebbe affermare che, compiendoli per buoni motivi, non sarebbero più peccati o, conclusione ancora più assurda, che sarebbero peccati giustificati?” (Contra mendacium, VII, 18).
In conclusione, caro Francesco, avvantaggiati pure di tutti i tesori di spiritualità che ci sono nella Chiesa ortodossa, ma non lasciare la Chiesa cattolica che ti ha generato alla fede e nella quale trovi tutto quello che Cristo ha lasciato alla sua Chiesa.
Nella Chiesa ortodossa non trovi invece tutto quello che Cristo ha lasciato alla Chiesa. Ed è per questo che la Chiesa di Cristo sussiste solo nella Chiesa cattolica.
Ti ringrazio per la fiducia, ti prometto un particolare ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo