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Quesito
Caro Padre Angelo,
vi chiedo umilmente aiuto, mi chiamo S., sono disperata e in un momento di depressione acuta. Ho sempre vissuto, sin da bimba, in una famiglia molto unita che mi ha trasmesso valori molto forti, i miei desideri nella vita erano di crearmi una famiglia con tanti figli ed un marito che mi amasse e mi rispettasse.
Mi sono sposata l’11 settembre 2001 con un uomo che amo tanto e che credevo l’uomo della mia vita …. poi purtroppo sono nati forti contrasti con la sua famiglia che non ho saputo gestire.
Ho fatto tanti errori ma ho sempre rispettato ed amato F.
Mia suocera mi ha odiata dal primo giorno e mi ha accusato di non essere adatta al figlio in quanto dedicavo troppo tempo a una nipotina, gravemente malata.
Non ho mai trascurato F., ho sempre fatto di tutto persino aiutato nel lavoro… Insomma non mi ritengo una cattiva moglie, forse impulsiva ma non cattiva.
Il 4 luglio dopo l’ultimo scontro con mia suocera sono rimasta sola. F. è andato via. Ho sposato quell’uomo certa che il nostro sacramento fosse indistruttibile; ero conscia che avremmo avuto momenti belli e brutti ma mai e poi mai che sarebbe finita.
Il 29 gennaio c’è stata la causa in tribunale e per quanto io abbia fatto di tutto e di più non sono riuscita a riconciliare il mio matrimonio. Mi sono umiliata molto ma almeno dinnanzi a Dio sono serena.
Prego incessantemente che lo Spirito Santo illumini F. e lo faccia tornare da me innamorato come quando abbiamo promesso a Gesù amore fino alla morte.
Mi sento sola, ma soprattutto incompresa. Quando gli altri mi vedono piangere mi accusano di voler fare la martire, di avere tanti uomini che mi corteggiano e di non saper apprezzare la vita.
Anche se mi innamorassi di qualcuno non avrei più pace nel cuore. La bibbia dice che non è dato ripudiare il proprio marito o la propria moglie. Non fa differenze se lasci o se sei stato lasciato.
Vivo un martirio che non so se sono in grado di sopportare, ma non sopporterei neanche di non essere nella legge di Gesù. E allora mi struggo senza trovare soluzioni.
Prego sempre che Gesù possa operare il miracolo e riportarmi F. ma le paure e forse la poca fede mi fa cadere ogni minuto.
Mi sono chiusa nel silenzio e nel dolore e temo che lui si sia rifatto una vita. Lo vedo tranquillo allegro spensierato e qualche volta anche in compagnia.
Vi prego aiutatemi. Pregate per questo miracolo. Da sola non ce la faccio più.
Grazie di cuore.
S.
Risposta del sacerdote
Carissima S.,
soffro con te per questo tuo calvario.
Per ora non vedo neanch’io nessuna via d’uscita, se non nel miracolo del ritorno.
E per questo è necessario coltivare una profonda unione col Signore e soprattutto il non parlare con persone estranee della tua pena.
Il Beato Giovanni Taulero aveva visto che una vergine consacrata a Dio riceveva tantissime grazie. Le chiese quale ne fosse il segreto. Ed essa fu ben felice di rivelarglielo. Disse: nella mia vita mi sono sempre esercitata in 4 cose, per cui ho potuto possedere Dio come ho voluto:
1. ho fatto del bene a quelli che mi avevamo causato dei dispiaceri. Cosa che diversamente non avrei fatto.
2. nelle mie pene mi sono sfogata sempre e solo col Signore e ne sono sempre stata consolata;
3. ho amato gli altri come me stessa.
4. ho sempre dato a tutti. E quando non potevo dare con le mani, ho dato col cuore.
Allora il consiglio che ti do è questo:
– prega molto per tua suocera, non parlare male mai di lei, falle del bene e offri segretamente qualcosa cosa a Dio per lei.
– fai la stessa cosa anche per F.; offri la santa comunione per lui. Il fatto che adesso lo vedi spensierato non significa nulla. Certamente anche lui deve aver sofferto molto per quanto è successo.
– nello stesso tempo ti dico di stare unita al Signore, di ascoltare (leggere) la sua parola, di parlare con Lui nella preghiera il più a lungo possibile. Vedrai che il conforto che per ora non ricevi da F., lo riceverai dal Signore.
Ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo