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Quesito

Caro padre Angelo
sono un ragazzo fidanzato ormai da 8 mesi e stiamo facendo con la mia fidanzata un cammino spirituale. Però poco tempo fa, durante un nostro bacio appassionato, mi è venuto un dubbio o uno scrupolo… non so. Volevo chiederle appunto se il bacio(soprattutto quello profondo) bisogna considerarlo come una pratica erotica o come un gesto di affetto. Sinceramente prima che mi sorgesse questo dubbio, l’ho sempre considerato e vissuto come un gesto di amore e affetto.
Ecco vorrei da lei, se possibile dei chiarimenti. La ringrazio veramente di cuore e le assicuro le mie preghiere.
Siano lodati Gesù e Maria!


Risposta del sacerdote

Carissimo,
sono contento del cammino spirituale che stai facendo con la tua ragazza.

1. Mettersi insieme e frequentarsi, fra persone umane, significa anzitutto compiere insieme un cammino nel quale uno si schiude e si comunica all’altro.
Qualcuno ha detto che questo cammino spirituale è come la costruzione della prima casa nella quale i futuri sposi andranno ad abitare.
È una casa in cui si mette in comune la propria fede, la propria esperienza di Dio, le esigenze della crescita spirituale e cristiana.
È una casa in cui si mettono in comune i propri pensieri, le proprie vedute, i propri sentimenti e affetti.
Purtroppo molti giovani oggi saltano la costruzione di questa casa e vanno subito all’esperienza sessuale. Se poi si sposano, in breve sfasciano tutto perché non hanno costruito la prima e insostituibile abitazione.
Penso che non finirai mai di ringraziare il Signore per aver ricevuto il dono di una ragazza attenta alla costruzione di questo edificio.

2. L’esperienza del fidanzamento è anche un’esperienza in cui ci si manifesta vicendevolmente il proprio affetto.
Lo si manifesta anzitutto a livello tipico di una persona umana, vale a dire mostrandosi attenti alle esigenze dell’altro, rispettandolo, cercando di essere puntuali e precisi negli impegni, premurosi e servizievoli.
Lo si manifesta soprattutto rinunciando ai propri capricci per far contento l’altro, facendo in modo che non abbia mai ad andarsene via meno contento.
Lo si manifesta anche con i gesti, con le carezze e altre manifestazioni affettive.

3. Infine tu mi presenti una domanda ben precisa: se un bacio appassionato e profondo sia una pratica erotica o un gesto di affetto.
Ebbene, va ricordato che certi baci possono coinvolgere la genitalità. E questa, secondo le indicazioni di Dio manifestate attraverso l’insegnamento della Chiesa, trova il suo vero ambito solo all’interno del matrimonio.
Di fatto i piaceri genitali sono legati ad atti di amore così alti che si esprimono nella donazione, anzi, nell’immolazione di sé, che di suo – proprio perché è donazione e immolazione totale – si prolunga nell’impegno comune di generare ed educare i figli.
Il magistero della Chiesa su questo è chiaro: non solo i rapporti sessuali, ma qualsiasi uso della genitalità deve essere espresso all’interno di quel quadro di vita affettiva che si chiama matrimonio.
Questo è il motivo per cui certi baci profondi e appassionati possono lasciare nelle persone un senso di disagio o turbamento. Sono stati così profondi da coinvolgere un uso della genitalità non corretto. Anche se questo uso della genitalità non si è espresso in rapporti sessuali.
E questo uso scorretto della genitalità, senza che uno se ne accorga, va ad inquinare l’amore vero, facendo slittare verso una semplice attrazione erotica.

Come vedi, non sono sceso in determinati particolari.
Ma sono convinto che tanto tu quanto i nostri visitatori avrete inteso perfettamente quello che voglio dire.

4. Ti esorto pertanto a vivere nella maniera più bella e più alta l’esperienza affettiva con la tua ragazza. Di questo non ti pentirai mai e non ne proverai mai disagio interiore.
E allora ti accorgerai che per crescere nell’affetto vicendevole non sono necessarie manifestazioni a rischio.
Desidererei anche che tu facessi un’esperienza così bella del tuo fidanzamento da poterla proporre a tanti tuoi compagni e un giorno anche ai tuoi figli.

Ti ringrazio per la domanda che affiora spontanea in tanti ragazzi che come te sono desiderosi di vivere in grazia e di crescere nell’esperienza di vita in Cristo.
Quante volte nel confessionale e fuori del confessionale mi sono sentito rivolgere una domanda come la tua!
Ti assicuro che i giovani trovano più soddisfacente la risposta che presenta le misure più alte, più belle e più gradite a Dio.
Hai concluso la tua lettera con la bella giaculatoria: Siano lodati Gesù e Maria!
Ebbene, auguro a te e alla tua ragazza che nelle vostre manifestazioni affettive il Signore e la sua Santa Madre siano sempre lodati e glorificati.

Vi seguo con la preghiera e vi benedico.
Padre Angelo