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Quesito

Buonasera Padre Angelo,
Cosa è il maleficio?
Non vorrei aver compiuto questo peccato…
È sufficiente un pensiero o anche un accidente mandato ad una persona perché forse accadere?
Grazie 


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. per maleficio s’intende il nuocere ad altri attraverso l’intervento del demonio.
Gli antichi parlavano di un duplice maleficio.
Vi sarebbe un maleficio amatorio che viene fatto per suscitare un amore o un odio violentissimo verso qualche particolare persona e un maleficio venefico mediante il quale si vuole colpire e danneggiare una persona nel suo corpo o nei suoi beni.
Il maleficio, quando è vero e non si tratta semplicemente di inganno o di creduloneria, viene fatto sempre mediante l’intervento del demonio.

2. Che i demoni possano agire sui corpi o sui beni delle persone non desta difficoltà in teologia. In quanto angeli, sebbene decaduti, hanno conservato un certo potere sulle realtà materiali.
Il loro potere d’azione non è illimitato e non va mai oltre i limiti stabiliti dalla divina provvidenza.
Nei casi concreti non è facile stabilire quando vi sia il maleficio attuato dal demonio.

3. Dominik Prümmer O.P., uno dei più autorevoli autori di teologia morale nella prima metà del XX secolo, scrive: “Ogni volta che rimane un dubbio ragionevole se qualche preciso effetto provenga da una causa naturale o dal demonio, è da attribuirsi a cause naturali.
Il motivo è il seguente: si sono capacità naturali molto grandi a noi ancora ignote. Se, ad esempio qualcuno avesse escogitato all’improvviso nei tempi passati gli strumenti del telefono, del telegrafo e dell’elettricità, molto probabilmente l’avrebbero ritenuto come un fenomeno diabolico. Ai nostri giorni invece vediamo manifestarsi in continuazione capacità naturali che producono effetti stupendi.
Inoltre alcune persone hanno una particolare destrezza per produrre con le sole forze naturali cose che sono inspiegabili per gli astanti (questo si è verificato nella vita di Don Bosco che da alcuni era stato accusato di magia, n.d.r.).
Infine l’influsso del demonio in genere viene impedito dall’onnipotenza divina e, quando vi è, va sempre provato in maniera chiara”.
Conclude il Prümmer: “Queste cose devono essere tenute presenti soprattutto dai sacerdoti perché non attribuiscono al diavolo con troppa fretta qualche insolito e inspiegabile effetto e poi vengano giustamente derisi da tutti” (Manuale theologiae moralis, II, 519).

4. Sul modo in cui viene fatto il maleficio scrive G. Amorth: “Può essere attuato in tanti modi diversi: legatura, malocchio, maledizione… Ma diciamo subito che il modo più usato è quello della fattura; e aggiungiamo anche che la fattura è la causa più frequente che noi riscontriamo in coloro che sono colpiti dalla possessione o da altri disturbi malefici” (Un esorcista racconta, pp. 62).
“Il nome deriva dal fare o confezionare un oggetto, formato col materiale più strano e più vario, che ha un valore quasi simbolico: è un segno sensibile della volontà di nuocere ed è un mezzo offerto a Satana perché vi imprima la sua forza malefica” (Ib., p. 159).
C. Balducci ne porta la ragione: “Come Dio ha voluto legare la distribuzione della grazia e quindi della nostra salvezza a dei segni sensibili, i sacramenti, così il demonio, scimmiottatore della divinità, fa dipendere da determinati elementi sensibili il suo intervento per la rovina dell’uomo” (Il diavolo, p. 312).
Pertanto non è sufficiente l’accidente mandato ad una persona in un momento d’ira e tanto meno il pensiero.

5. G. Amorth descrive con altri termini le distinzioni fatte dal Prümmer sul maleficio: “A seconda dello scopo che si prefigge, il maleficio può acquistare varie denominazioni.
Può essere di divisione se è diretto a far sì che due sposi, due fidanzati, due amici si separino (…).
Può essere di innamoramento, se è diretto a far sì che due si sposino (…).
Altri malefici sono per la malattia, ossia perché la persona designata sia sempre malata; altri sono per la distruzione (i cosiddetti malefici a morte)” (Op. cit., pp. 164-165).

6. Sull’efficacia dei malefici G. Amorth afferma che “spesso non raggiungono il loro scopo per vari motivi: perché Dio non lo permette; perché la persona colpita è ben protetta da una vita di preghiera e di unione con Dio; perché molti fattucchieri sono inabili, quando non sono dei semplici imbroglioni; perché il demonio stesso, mentitore fin dal principio (come lo bolla il vangelo), inganna i suoi stessi seguaci” (Ib., p. 163).

7.  Va detto infine che per quanto potenti possono essere alcuni malefici, questi non raggiungono il loro obiettivo se una persona è protetta dalla grazia santificante.
Il diavolo stesso l’ha riconosciuto nei confronti del giusto Giobbe dicendo a Dio: “Forse che Giobbe teme Dio per nulla? Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra” (Gv 1,9-10).
Satana non riusciva a colpirlo perché Giobbe era protetto da una forza più grande, la grazia di Dio.
È quanto in altri termini dice lo Spirito Santo per bocca di Giacomo: “Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo (e cioè: non cedete al peccato, n,d.r.), ed egli fuggirà lontano da voi” (Gc 4,7).

Ecco, ho approfittato della tua semplice domanda per dare una risposta a tanti che desiderano avere su questa realtà una conoscenza maggiore soprattutto dal punto di vista teologico.
Mentre ti auguro di essere sempre ben protetto dai mali causati dalla cattiveria degli uomini con la collaborazione del maligno, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo