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Quesito

Caro Padre,
grazie per la sua cortesia, buona Pasqua e le domanderei: come mai, specialmente nel caso della passione del Signore, si riferiscono le frasi di Gesù quando Egli è da solo?
Chi le ha udite e riferite?
“Pregava e gli apostoli dormivano”; “Maria e le pie donne, con Giovanni, osservavano da lontano la crocefissione e l’agonia”, eccetera.
Grazie ancora


Risposta del sacerdote

Caro Carlo,
1. per rispondere alla domanda è necessario prendere in mano il testo sacro.
 Ecco che cosa dice: “E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. E disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». Andò un poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora?” (Mt 26,37-40).
Da queste ultime parole si evince che la prima parte della preghiera di Gesù nell’orto degli ulivi è durata un’ora.

2. Il biblista Giuseppe Ricciotti commenta: “La preghiera al Padre dovette essere ripetuta più e più volte, con l’uniformità di chi non chiede altro, con lo spasimo di chi si ritrova in indigenza estrema. Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Il solo Luca (22,43), che non è uno dei tre testimoni oculari ma si è informato da essi, dà questa notizia; egualmente egli solo, da psicologo e da medico, ha raccolto taluni particolari di ciò che allora avvenne: Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra” (Vita di Gesù Cristo, § 556).

3. Evidentemente gli apostoli hanno sentito le prime parole della preghiera di Gesù in maniera netta. Poi si sono addormentati.
Dopo un’ora Gesù si avvicina e li rimprovera. Proprio a motivo della sua voce si ridestano e possono sentire le altre parole di Gesù: “Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: “Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà” (Mt 26,42).
Quindi si riaddormentarono di nuovo perché il vangelo dice che “poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti” (Mt 26,43).
Dunque non sono rimasti sempre addormentati, ma lo sono stati a intermittenza.

4. Prosegue il medesimo biblista: “L’agonia frattanto si prolungava: la mezzanotte dovette doveva essere già passata. I tre testimoni, da principio turbati per ciò che vedevano, in seguito erano entrati a poco a poco in una specie di torpore fatto di tristezza, di stanchezza e di sonnolenza: alla fine si erano addormentati tutti e tre.
Ad un certo punto Gesù, nella sua sconfinata angoscia spirituale, sentì anche la desolazione della solitudine umana e quindi cercò nuovamente la compagnia dei tre prediletti: forse si riprometteva soltanto una buona parola, un gesto amichevole, qualcosa che gli facesse sentire di non essere solo sulla terra. Ma giunto presso di loro li trovo addormentati tutti e tre, compreso Pietro che poco prima aveva fatto scorrere fiumi di parole per attestare la sua fedeltà” (Vita di Gesù Cristo, § 557).

5. Poi “li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole” (Mt 26,44).
Qui non viene più detto che si addormentarono, sebbene sia molto verosimile perché il testo sacro più avanti riferisce: Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: Dormite pure e riposatevi!” (Mt 26,45). Non sappiamo se queste parole siano state un invito a dormire oppure a continuare a dormire.

6. L’agonia dunque fu lunga se si era addirittura oltrepassata la mezzanotte.
In ogni caso i vari interventi di Gesù sono sufficienti per dire che gli apostoli non dormirono in continuazione, ma che, ridestati, cadevano di nuovo nel sonno.
Ciò permise loro di sentire bene quale fosse la preghiera di Gesù, che secondo Giuseppe Ricciotti era sempre la stessa.

7. Circa le donne che osservavano da lontano il Vangelo dice: “Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra queste c’erano Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo” (Mt 26,55-56).
Quanto fossero lontano non lo sappiamo. Ciò che importa è che esse osservavano dove avevano deposto il Signore perché passato il sabato volevano recarsi lì per ungerlo con aromi. San Luca dice: “Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto” (Lc 23, 55-56).

8. Infine le donne non hanno visto l’agonia di Gesù che avvenne nell’orto degli ulivi.
Sulla croce Gesù non ha agonizzato. Non si è spento progressivamente, non è entrato in coma. È rimasto perfettamente lucido fino alla fine tanto che ha parlato dando messaggi ben precisi.
L’ultima parola poi è stata accompagnata da un forte grido. Poi spirò, come se avesse deciso lui il momento in cui morire: alle tre del pomeriggio. Nella medesima ora in cui gli ebrei sgozzavano l’agnello per consumare la Pasqua.
In tal modo inaugurava la nuova Pasqua.
Per questo il testo sacro mostra la meraviglia del centurione: “Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!»” (Mc15,39).

Ti ringrazio per i quesiti che mi sono stati posti anche da altri visitatori.
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo