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Quesito

Caro Padre Angelo,

Come si può far capire ai propri genitori di una vocazione ?
Domenico


Risposta del sacerdote

Caro Domenico,
è difficile rispondere ad una domanda posta in maniera così generica come la tua.
Non so se i tuoi genitori sono credenti o non credenti, né so quale sia la tua situazione concreta.
Da quanto posso arguire, tu hai accennato qualcosa ai tuoi, ma essi si manifestano contrari.
Il consiglio che ti do è quello di parlarne col tuo confessore. Lui saprà indirizzarti passo dopo passo.
Anche perché il primo discernimento vocazionale va fatto con lui o col direttore spirituale.
Io sono del parere che bisogna stare sempre al giudizio del confessore. Se dice che non c’è la vocazione, è meglio pensare ad altro. Santa Teresa d’Avila era molto scrupolosa nell’osservare le direttive del Confessore. Il Signore stesso le aveva detto di obbedirgli sempre.
Anche la testimonianza di Santa Faustina Kowalska va nella medesima direzione.
Tu aiuta molto il tuo confessore a fare un adeguato discernimento. Aprigli interamente il tuo animo, così che egli possa leggervi come in un libro aperto.
Prega anche per il tuo confessore, perché il Signore gli dia i lumi necessari per esprimere un giudizio che sia secondo la volontà di Dio.
Affida il tuo futuro, la tua vocazione, alla beata Vergine Maria. Recita ogni giorno il santo Rosario. La Madonna del Rosario è la Regina delle vittorie. E se è volontà di Dio che tu diventi un suo consacrato, vedrai che la Regina delle Vittorie ti otterrà tutto.
Quando il confessore avrà fatto l’adeguato discernimento, allora concorderai con lui le varie azioni da compiere.
Vedrai che ti troverai bene.

Ti prometto di portarti nelle mie preghiere e soprattutto nella celebrazione della Santa Messa.
Ti auguro una Santa Pasqua e ti benedico.
Padre Angelo