Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Ven. Padre
Angelo Bellon op
Ho letto la sua risposta ed ancor più mi è giunta, in modo sensibile, la dolce brezza della Sua preghiera che ha risollevato IL MIO SPIRITO.
Per chiarezza, anche se una mia frase "Visto e considerato chi sta dentro preferisco starmene fuori" è così diretta non è frutto della mia superbia ma della mia debolezza.
No, è vero non ho titolo nè caratura spirituale per giudicare ma non ho neanche la FORZA DI ACCETTARE ED EROICAMENTE RESISTERE.
Schiacciato fra una prova che mi sta rovinando la vita e l’assoluta assenza di consolazione ANCHE LA MIA ANIMA ABBRUTISCE.
Mi trovo nella "notte oscura" (Santa Teresa d’Avila?), sono solo e non vedo nessuna uscita!!
Mi permetto di farmi presente per il Suo "a risentirci" finale, mi ricordi a San Raimondo, Patrono dei Canonisti.
Pragmaticamente, devo fare una scelta di lavoro, ossia è già MIO, è alla mia portata ma non so è quello giusto e conveniente per la mia posizione.
Almeno questo…  il pane quotidiano!
Riverisco VS. Paternità
Gino


Risposta del sacerdote

Carissimo Gino,
anzitutto ti ringrazio per vari motivi.
1. per la precisazione che hai fatto sul motivo che ti spingeva ad abbandonare la Chiesa: un motivo di debolezza, e non di superbia.
2. per avermi dato riscontro di aver sentito l’efficacia della mia preghiera e soprattutto del ricordo nella celebrazione della Messa. Ero certo che l’avresti sentito. Il Santo Curato d’Ars dice che quando durante la consacrazione preghiamo per una persona in particolare, lo Spirito Santo manda a quella persona dei lumi e dei tocchi che ne illuminino la mente e ne muovano il cuore.
3. per avermi chiesto di ricordarti a san Raimondo, il patrono dei canonisti. San Raimondo è stato un grande domenicano. Divenne anche Maestro generale dell’Ordine. Ti ricorderò a lui volentieri.

Mi accenni poi a particolari prove che ti stanno schiacciando.
Ricordati di quanto ha detto lo Spirito Santo per bocca di san Paolo: “Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita e la forza per sopportarla” (1 Cor 10,12-13).
Per superare le difficoltà ricorri alla preghiera incessante. Recita il santo Rosario. Il Signore ha detto: “Senza di me non potete far nulla” (Gv 15,5).
La prova ti schiaccia se fai tutto da solo. Ma se ricorri a Lui con la confessione umile e perseverante dei tuoi peccati, la partecipazione alla santa Messa, la preghiera, la confidenza nell’aiuto del Signore e della Madonna (che implica il tralasciare le lamentazioni per le contrarietà della vita), vedrai che tutto si appianerà.
Mi auguro che anche tu ben presto possa dire insieme col Salmista: “Ci hai fatti passare attraverso il fuoco e l’acqua, ma poi ci hai dato sollievo” (Sal 65,10).
La notte oscura (San Giovanni della Croce) non dura sempre.
Per la scelta pragmatica della tua vita affidati a San Giuseppe. Fai una novena in suo onore e potrai sperimentare anche tu quello che diceva Santa Teresa d’Avila: che non le era mai successo di essersi appellata a questo Santo e di non essere stata esaudita.
Mi affianco alla tua preghiera, ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo