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sacerdote, fratello del Santo Padre Domenico (1170 c. -1236) – memoria facoltativa 18 agosto

Il Beato Mannes fu fratello del glorioso Patriarca Domenico. Anima di grande candore, inclinata al silenzio e al raccoglimento, fu chiamato “il contemplativo”. Lavorò dapprima col suo santo e illustre fratello nelle contrade di Linguadoca per riportare gli eretici albigesi alla vera fede. Alle fatiche e ai sudori, sull’esempio di San Domenico, aggiunse preghiere e penitenze note solo a Dio. Appena fondato l’Ordine dei Predicatori fu uno dei primi a ricevere il Sacro Abito dalle mani di suo fratello, nel 1215, che imitò fedelmente nello spirito e nelle opere. Fu da lui inviato, nel 1217, a Parigi nel convento di Prouille, divenendo uno dei fondatori del celebre Convento di S. Giacomo. A Parigi predicò con molto frutto, ma poi, in seguito, il santo Patriarca lo destinò a Madrid per la direzione delle Monache dell’Ordine, che da poco avevano iniziato la vita regolare. Il suo amore alla vita contemplativa, e l’esperienza delle vie di Dio, lo resero particolarmente atto a guidare quelle ferventi claustrali nelle vie della perfezione, secondo lo spirito dell’Ordine.

Saputo della canonizzazione del fratello (3 luglio 1234), Mannes si recò nella nativa Caleruega e ne tessè l’elogio, suggerendo poi la costruzione di una chiesa sul luogo natale. Sempre nel 1236 nella nativa Caleruega, essendosi recato a predicare la divina parola nella vicina Gumiel d’Izan, si addormentò nel Signore, ricco di virtù e di meriti. Fu sepolto a S. Pietro di Gumiel, presso i Cistercensi, con sommo onore, e la sua tomba fu illustre per miracoli.

Rodrigo di Cerrato ne ha così ritratto la fisionomia: “….Predicatore ardente, dolce, umile, gioviale e buono”. Papa Gregorio XVI il 2 giugno 1834 ha confermato il culto.