Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

monaca (sec. XIII – 1282) – 2 settembre

Ingride, della nobile famiglia Elofsdotter, nata verso la metà del XIII° secolo, ricevette una nobile educazione, squisitamente cristiana. Anima di candidi ideali, visse fin dai primi anni in un fervore di pietà che non venne mai meno. Le virtù più eroiche parvero connaturali in lei, e quando giovanissima fu obbligata dai genitori a contrarre ricchissime nozze, tutto quello splendore mondano non l’abbagliò, continuando a vivere nel mondo senza essere del mondo. Rimasta vedova, effettuò un pellegrinaggio in Terra santa per poi andare a Roma e quindi a Santiago di Compostela con sua sorella e altre donne nella speranza della fondazione di un convento a Skänninge. Ciò avvenne grazie all’interessamento di Pietro di Dacia, un sacerdote domenicano di cui Ingrid divenne seguace; si fece così suora domenicana lei stessa, la prima in Svezia, e fondò il 15 agosto 1281 il convento domenicano di san Martino a Skänninge, il primo del paese. Ciò avvenne inoltre alla presenza di re Magnus III di Svezia, presente alla inaugurazione dello stesso convento il giorno dell’Assunzione del 1281.

Divenne priora del convento e salì alla casa del Padre un anno dopo.

Col tempo Ingride fu venerata come santa per le sue virtù conosciute nella città natale ed in tutta la provincia dell’Ostergotland. Nel 1414 il vescovo di Linkoping (Canuto Bosson) chiese alla Santa Sede l’autorizzazione di dare inizio al processo di canonizzazione di Ingrid e dell’altro santo svedese (Nicola di Linkoping). Arenatosi il processo nel 1418 e ripreso agli inizi del secolo seguente, pur non giungendo ad una canonizzazione formale, portò alla solenne traslazione delle reliquie (29 luglio 1507)per autorità di papa Alessandro VI, presenti il re, gran folla, tutti i vescovi della Svezia ed i frati Predicatori.