Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Gentile padre,
avrei bisogno di chiarire dei dubbi o meglio, di un aiuto!
Anni fa, prima di sposarmi, ho preso una di quelle "pillole del giorno dopo". L’episodio si e’ svolto con tale fretta, in uno stato emotivo di confusione e paura che l’avevo quasi rimosso del tutto, tanto che ho confessato i rapporti prematrimoniali (pensando fosse il peccato piu’ grave da me commesso) ma non questo gravissimo fatto.
Casualmente, da pochi giorni, ho scoperto che queste pillole non sono considerate dalla Chiesa come "contraccettivi di emergenza"(come li chiama la sanita’) ma dei veri e propri aborti.
Dopo questa scoperta mi e’ caduto il mondo addosso: in un attimo mi e’ tornato alla mente l’episodio e tutto il peso della mia colpa. Aborto pensavo volesse dire avere certezza della gravidanza e porre fine ad essa…..ora mi sento come se avessi investito qualcuno senza volerlo.
Sto malissimo! I miei quesiti sono: poiche’ so che il mio parroco non puo’ assolvermi, a chi mi devo rivolgere? Quale e’ la prassi? L’aborto porta alla scomunica: tutti i Sacramenti a cui ho partecipato che valore hanno?
L’omissione di tale peccato di cosa altro mi macchia?
Spero in una sua risposta. Grazie mille.


Risposta del sacerdote

Carissima, 
1. la pillola del giorno dopo è abortiva. 
Ma non si può sapere se c’è stato aborto.
Può darsi che tu non sia rimasta incinta.
Non è vero dunque quello che hai scritto: “i contraccettivi di emergenza"(come li chiama la sanita’) ma dei veri e propri aborti”-

2. Cade nella scomunica chi ha compiuto con certezza un’azione di aborto. Per quello che hai fatto non c’è la certezza, ma il dubbio.

3. Inoltre per incorrere nella scomunica è necessario sapere che a quell’azione è connessa una scomunica. 
Per tutti questi motivi tu non sei stata scomunicata.

4. Poiché non hai taciuto volutamente questo peccato (eri in fortissima emozione) la tua confessione è stata valida.
E validi sono stati anche tutti gli altri sacramenti che hai ricevuto.

5. Rimane però da fare una cosa: dal momento che l’accusa dei peccati è di diritto divino e la Chiesa non può dispensare da tale accusa, nella prossima confessione dirai che a suo tempo hai fatto questo e che nella confessione fatta ti eri dimenticata di dirlo a motivo dello stato confusionale.

Puoi stare dunque tranquilla.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo