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Quesito
Caro Padre Angelo, il Signore la benedica.
La domanda che voglio porle riguarda il ricevimento dello Spirito Santo, ho trovato in alcune sue lettere risposte in merito ma non ho chiara la risposta, per cui le chiedo:
1. oltre che nei sacramenti, come possiamo ricevere lo Spirito Santo?
2. Cosa ne pensa dell’effusione che ricevono gli aderenti al Rinnovamento nello Spirito? Perché se è valida allora ogni qual volta che due o più che pregano su di una persona possono far scendere su di lei lo Spirito Santo.
3. La benedizione di un sacerdote dona lo Spirito?
4. E la benedizione dei padri sui figli, o in modo reciproco fra coniugi?
La ringrazio e la ricordo con tutti i consacrati nella Messa.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. noi sappiamo che in via ordinaria lo Spirito Santo viene comunicato con certezza nella celebrazione dei sacramenti.
Sappiamo con altrettanta certezza che Dio non lega l’effusione dello Spirito Santo ai sacramenti, ma la dona anche attraverso vie che noi chiamiamo misteriose, perché può servirsi di tutto, anche di una foglia che cade per terra!
2. Siamo certi anche che gli dona il suo Spirito “senza misura” (Gv 3,34), com’è egli stesso ha assicurato.
3. Sappiamo pure con certezza che lo Spirito Santo ha delle analogie con il vento perché Nostro Signore ne parla in questi termini quando dice: “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito” (Gv 3,8).
“Soffia dove vuole” perché in piena libertà soffia dove vuole e quando vuole illuminando i cuori.
“Ne senti la voce” perché lo Spirito Santo parla nel cuore dei fedeli e dei santi e solo costoro ne sentono la voce.
“Non sai da dove viene” perché, sebbene se ne senta la voce, tuttavia insieme con il Padre e il Figlio “abita una luce inaccessibile, che nessun uomo ha mai visto né può vedere” (1 Tm 6,14).
“Non sai dove va” perché conduce alla beatitudine eterna, per ora non visibile con i nostri occhi corporali.
4. Alla luce di quanto il Signore ha detto si può facilmente trovare la risposta alle tue domande.
L’effusione dello Spirito Santo attuata all’interno del Rinnovamento nello Spirito non è un sacramento, ma un’invocazione. Pertanto lo Spirito Santo soffia se vuole e quando vuole.
Solo i sacramenti comunicano infallibilmente lo Spirito Santo perché il ministro agisce “in persona Christi”. Lo comunicano se da parte del ricevente non vi si pone ostacolo.
5. La stessa cosa va detta anche per la benedizione del sacerdote: non si tratta di un sacramento, ma di un sacramentale. Pertanto viene donato lo Spirito Santo se lo spirito Santo vuole e dipendentemente dalle disposizioni di chi dà la benedizione e del soggetto che la riceve.
Analoga cosa va detta anche per la benedizione dei padri sui figli o in modo reciproco sui coniugi.
6. Va ricordato infine lo Spirito Santo inabita nelle anime di coloro che vivono in grazia.
Gesù l’ha promesso con queste parole: “E io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre” (Gv 14,16).
Vi rimane insieme con il Padre e il Figlio in coloro che lo amano osservando la sua parola: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23).
7. Pertanto, rigorosamente parlando, non viene donato lo Spirito Santo a chi già lo possiede perché vive in grazia di Dio.
Viene donata invece una nuova effusione di grazia, e cioè una carità più ardente verso Dio e verso il prossimo, secondo la nota espressione di San Paolo: “La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio (la carità) è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5).
In altre parole, si viene ulteriormente santificati e introdotti in un cammino più spedito.
Ti ringrazio per il quesito e, pur da lontano, invoco su di te una nuova effusione dello Spirito Santo.
Per questo ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo